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martedì 18 settembre 2012

L' accusa di Jean Clair


Vi state chiedendo come sia decifrabile l'arte del ventunesimo secolo? Siete disorientati e cercate a tutti i costi di uniformarvi nel timore che tutto ciò che è incomprensibile sia dovuto ad una "mancanza di cultura" da parte vostra? Non è così. Perfortuna nel mondo intellettuale qualcosa si muove, qualcuno denuncia lo stato di deriva raggiunto dall'arte e non solo Jean Clair ma molti altri personaggi tra storici e filosofi hanno aperto il dibattito e sperano che l'era del postmodernismo sia già tramontata in attesa di nuovi valori, valori di ritrovata autenticità.  Nell'ultimo scorcio di secolo abbiamo accettato ogni genere di provocazione, dal kitsch allo choc, dalle manifestazioni  delle "performance" con svilimenti corporali senza limiti all'uso incondizionato di animali (anche vivi! sebbene pochi lo sanno e mi auguro l'intervento immediato delle istituzioni in difesa degli animali). Damien Hirst, Jan Fabre, Maurizio Cattelan, abile esperto di marketing (questi usano gli animali precisando che sono già morti); Paul McCarthy è quello delle sculture di escrementi. Jeff Koons con i suoi canotti gonfiabili, prima di dichiararsi artista vendeva giocattoli. Il mercato dell'arte è nelle mani di quattro o cinque "artisti" miliardari e così assistiamo a quotazioni vertiginose per opere che perfino lo speculatore Saatchi (il miliardario collezionista e proprietario dell'omonima galleria londinese) in una recente intervista dichiara pentitamente, di aver contribuito a sopravvalutare. E comunque sono proposte noiosissime e prive di fantasia che con la scusa della provocazione ripetono stilemi stanchi e superati. Dello spaesamento del pubblico che assiste sgomento, hanno molta responsabilità i critici d'arte che per compiacere il mercato, soprattutto statunitense, contribuiscono con le loro oscure apologie ad innalzare questo genere di tendenze. Ma per sapere qual'è stato il germe di tutto ciò e arrivare a comprendere quanta responsabilità abbiano anche i direttori di musei come il MoMa, La Tate e anche il Louvre, vi consiglio L'INVERNO DELLA CULTURA di Jean Clair, edito da Skira (2011). Jean Clair è stato conservatore del Centre Pompidou  e di altre prestigiose istituzioni che trattano arte compresa la Biennale di Venezia del Centenario.