Patrizia Biaducci, "CUORI", illustrazione per edizione MONOTIPI (2011), gouache e tempera oro su carta |
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venerdì 30 dicembre 2011
Buon 2012 !
venerdì 23 dicembre 2011
AUGURI
Patrizia Biaducci, "CUORI", illustrazione per edizione MONOTIPI (2011), gouache e tempera oro su carta |
giovedì 15 dicembre 2011
Midnight in Paris...a proposito di Camille e Rodin
Auguste Rodin, (1840-1917), "Il pensatore" Parigi, Musèe Rodin |
Quando Camille realizzò "L' age mur", tradotto "L'età di mezzo" (in foto), segnò la sua separazione da Rodin dopo una relazione durata circa dieci anni. E' evidente che la ragazza in ginocchio, nuda e implorante è lei stessa mentre la "vecchia" che trascina via l'uomo ha le sembianze di Rose Beuret. Nel 1899 fu esposta per la prima volta al Salon ma lo stesso Rodin la osteggiò per l'esplicito riferimento alla sua vita privata. Ora è esposta in una sala del Musèe Rodin insieme ad altre sculture di Camille, per volere di Rodin stesso che prima di morire lasciò questa disposizione.
Camille a 19 anni |
"L'Age Mur" di Camille Claudel 1864-1943, Musèe Rodin |
domenica 4 dicembre 2011
"Delle varietà delle figure"
"Il pittore deve cercare d' essere universale, perchè gli manca assai dignità se fa una cosa bene e
l' altra male: come molti che solo studiano nel nudo misurato e proporzionato, e non ricercano la sua varietà; perchè può un uomo esser corto o lungo e sottile o mediocre, chi di questa varietà non tien conto fa sempre le sue figure in stampa, che pare sieno tutte sorelle, la qual cosa merita grande riprensione."
Paragrafo 75, pag. 66 del TRATTATO della PITTURA di Leonardo Da Vinci edito da Acquarelli Saggi di Giunti (1997) a cura di Mimma Dotti Castelli.
Il titolo induce a pensare che si tratti di un pesante "tomo", invece è una lettura piacevole che tuttora può interessare sia gli addetti che gli appassionati di Leonardo. Non manca nessun riferimento che si tratti di pittura, scultura e connessioni tra arte e poesia. Comprende un' infinità di consigli didattici e informazioni che soddisfano la curiosità del lettore agevolato da un testo snellito dagli appunti originali che sarebbero piuttosto "ostici". E' stato un allievo, probabilmente Francesco Melzi, a raccogliere la trascrizione dei taccuini con gli schizzi vinciani circa trent'anni dopo la morte di Leonardo Da Vinci (Firenze 1452 - Amboise 1519).
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