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martedì 11 dicembre 2012

Carlo Biaducci, pittore


"Venezia d'inverno" di Carlo Biaducci, olio su tavola ca 1970 (collezione privata)

La pittura naturalista possiede in Carlo Biaducci (Treviso, 14 maggio 1933 - 25 novembre 2006), uno dei suoi più autentici poeti; la sua evoluzione artistica affonda le radici nelle migliori tradizioni della pittura veneziana beneficiando dell'esperienza tardo impressionista. Ma al di là di questi riferimenti, l'istinto sincero dell'artista gli permette di scegliere temi e luoghi con una percezione poetica di significato universale e di grande tensione lirica; il felice taglio compositivo, l'intuizione dell'atmosfera, la modulazione armoniosa dei valori tonali, definiscono un linguaggio personale al quale il pittore si abbandona con un entusiasmo che non esclude un' attenta meditazione formale sempre nutrita dall'intensità del sentimento.
(Firmato A. R., tratto dal catalogo "ARTISTI VENETI" 1970)

Così riportava la Tribuna di Treviso all'indomani della scomparsa del pittore:
(domenica 26 novembre 2006)
- Lutto nell'arte - "Ieri si è spento il pittore Carlo Biaducci. Dopo la diagnosi di un male inguaribile, nacondeva il suo "malessere esistenziale" dietro un forte senso dell'ironia ed un inesauribile ottimismo. In realtà conosceva tutti i labirinti dolorosi dell'anima e la sua storia è quella di una profonda passione per la pittura, di una dedizione continua da sempre, frutto di una salda tradizione familiare. Il significato della sua opera consiste in un rapporto con la realtà che descriveva nitidamente attraverso le nature morte, i paesaggi, la laguna veneta con i suoi riflessi, trasparenze e accesi tramonti. Apprezzava l'arte in tutte le sue manifestazioni e non concepiva le gerarchie dei linguaggi espressivi. Di carattere schivo, non amava apparire e lavorava lontano dagli artisti e dai loro entourages. Le sue opere sono presenti numerosissime in Italia e all'estero presso collezioni pubbliche e private". [...]
Il Gazzettino (26-11-2006) - "E' morto Carlo Biaducci, pittore schivo e appassionato" [...], "la Treviso dell'arte perde uno dei suoi più noti rappresentanti". [...]



Paesaggio di Carlo Biaducci, olio su tavola ca 1970 (collezione privata)

Nel 1965 il pittore Carlo Biaducci si trasferì in Canada con tutta la famiglia (moglie e quattro figli).
Il coraggio e "l'arroganza della gioventù" lo spinsero a sfidare la fortuna rimanendovi fino al 1970 finchè non prevalse la nostalgia per la sua città natale. Così fece ritorno a Treviso trasferendosi in un'abitazione del centro storico sopra lo studio del pittore Giovan Battista Rossetto. Condividendo l'amicizia e vivaci scambi in ambito culturale, prese parte alla vita artistica ristretta al cuore della città che allora era fortemente animata da personaggi singolari, spinti da autentica passione. Comunque fu sempre un solitario e in seguito preferì seguire un percorso indipendente, lontano da qualsiasi gruppo di appartenenza.


Toronto, Canada. Carlo Biaducci difronte alla sua abitazione (1965)



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