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sabato 25 giugno 2011

Claude Monet a Giverny

fotografo anonimo, 1920 circa

Il fotografo è anonimo, lo scatto risale al 1920 circa. Il signore sul ponte è Claude Monet nel suo giardino a Giverny (Vernon), un paesino poco distante da Parigi. Nel 1890 Monet raggiunse finalmente un certo benessere economico e potè acquistare la casa dove da diversi anni già viveva in affitto con la sua famiglia; sarebbe divenuta il suo eden e creò il giardino più singolare di quel tempo, con piante rare di cui esistevano pochi esemplari in Europa. Non fu facile per lui operare in mezzo alla diffidenza degli abitanti del luogo che tentarono di ostacolarlo temendo persino che le piante esotiche potessero avvelenare l'acqua.
Anche i contadini gli furono ostili e quando lo vedevano attraversare i campi per dirigersi verso i pioppi o i covoni che rappresentavano i suoi soggetti preferiti, gli imposero di pagare il pedaggio.
Al suo rifiuto, tagliarono addirittura i pioppi. E così preferì il paradiso che si era creato e dove si ritirò gli ultimi trent'anni della sua vita, dipingendo sempre gli stessi amati soggetti a tutte le ore del giorno per coglierne le diverse sfumature.
Si alzava presto la mattina e lavorava contemporaneamente ad una dozzina di tele che doveva assolutamente ultimare all'aperto evitando di rinchiudersi nello studio. Il giardino e la luce erano la sua linfa vitale e quando pioveva si ritirava a letto. Fu angosciante per lui affrontare gli ultimi anni soffrendo di un graduale abbassamento della vista in parte risolto dopo un'operazione. Non amava premi e onori e ancor meno accettava l'orda di ammiratori che volevano raggiungere Giverny per conoscerlo. Lavorò fino alla fine alternando momenti di  intensa attività a momenti di profonda depressione.
Claude Monet  (Parigi, 1840;  Parigi, 1926)

Claude Monet "Lo stagno delle ninfee" (1899) foto di Giunti 

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