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pittura di Luigi Benedicenti, titolo "Domenica" (2010) foto tratta da artedossier |
Cosa può rappresentare una pittura così fedele all'immagine da rasentare l'effetto fotografico? Anche se è una piacevole follia di virtuosismo, quale concetto di "metafisica" è riconducibile all'arte "iperreale"? In Italia, il fenomeno di questo realismo "cinico", assume i colori caldi che richiamano il Barocco perciò si differenzia dalla componente "pop" che si riscontra nell'iperrealismo statunitense, più freddo e meccanico. Comunque è strettamente legato ai dettami della moda e a parte il realismo esasperato dell'immagine che ho scelto, volevo collegarmi ad un altro fenomeno che la moda impone, cioè il "Manierismo" consumistico.
In ogni epoca, a partire dall'inizio del cinquecento, e sempre in tempi di profonda crisi economica e politica, si riconfigura in una forma nuova ma costantemente praticato da ogni espressione artistica. Il manierismo è ciclico.
Anche la continua reinterpretazione di stilemi classici è il principale indizio di una cultura di maniera (vedi Jan Fabre con la rivisitazione della Pietà di Michelangelo o Urs Fischer con la sua monumentale riproduzione in cera del "Ratto delle sabine" del Giambologna, foto sotto). Secondo alcuni analisti, la logica del capitalismo organizzata intorno al mercato, ai media e ad una società consumatrice che converte qualunque concetto e realtà in immagine e spettacolo, svilisce i valori della cultura e determina l'indebolimento dell'arte contemporanea. Finite le ideologie e sovvertiti i valori che per secoli avevano sostenuto la nostra cultura, c'è chi si è velocemente convertito all'orrore e al gioco della provocazione "a tutti i costi" (vedi Hirst, Cattelan, Fabre, e molti altri) e ci sono coloro che ancora confidano negli ideali di bellezza in attesa di un ennesimo mutamento storico.
P.S. L'opera di Urs Fischer non è più visibile poichè era stata creata come una gigantesca candela di cera e la fiamma l'ha già consumata insieme all'uomo di spalle, a grandezza naturale, anche lui di cera. Erano esposti all'Arsenale della 54 Biennale di Venezia 2011, Padiglione Svizzera. (foto tratta da Arte)