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domenica 20 novembre 2011

Uno sguardo all' Accademia delle Belle Arti di Venezia

Vista dalle Zattere (scatto da cellulare)
Così si presentava Venezia la scorsa settimana e dalle Zattere fino a Punta della Dogana l'acqua rifletteva la luce abbagliante del sole sui palazzi lungo tutta la riva, imbiancati e freschi di ristrutturazione. L' Accademia delle Belle Arti già da qualche anno ormai ha aperto il suo nuovo ingresso nella cinquecentesca sede dell' ex ospedale degl' Incurabili con accesso dalle Zattere; 10.000 metri quadrati distribuiti intorno al chiostro mentre dalla parte opposta le Gallerie della storica  Accademia hanno completato il lungo restauro e l'ampliamento strutturale.
Chi si avventura tra i corridoi dell' Accademia scopre un mondo "altro" in cui è straordinario vedere il talento e le potenzialità che gli studenti manifestano in ogni espressione artistica. Passando difronte alle aule è facile imbattersi in opere accatastate alla rinfusa tra cavalletti e tele sparse ovunque e ad uno sguardo attento è evidente che sono creazioni davvero singolari che possono competere con le opere di artisti affermati. I corridoi dell' Accademia fungono da galleria espositiva e i ragazzi che sperimentano giornalmente tecniche alternative e metodologie mescolate tra passato e presente, offrono allo spettatore spunti interessanti e ovviamente innovativi. In un clima come quello attuale che non favorisce i giovani, almeno in occasione della 54a Biennale di Venezia, l'eccessivo Sgarbi qualcosa ha fatto per gli studenti delle Accademie: in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione ne sono stati selezionati 200 provenienti dalle venti Accademie d' Italia e le loro opere sono esposte alle "Tese di San Cristoforo", Padiglione Accademie (difronte all' Arsenale), fino al 27 novembre 2011. 

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