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giovedì 28 luglio 2011

TANCREDI "Un disperato entusiasmo per la pittura..."

Tancredi, 1958, ritratto di Nino Migliori                Senza Titolo 1953 
Una mostra da non perdere, Tancredi a Feltre fino al 28 agosto 2011, alla Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda, v. Paradiso, 8 (chiuso il lunedì)
"Un disperato entusiasmo per la pittura..."questa l'introduzione della mostra, la più esaustiva retrospettiva del pittore nato a Feltre nel 1927 e morto suicida gettandosi nel Tevere a Roma, a 37 anni. La sua vita frenetica, la sua attività breve e intensa, lo portarono ad un rapido successo culminato in seguito all'incontro con Peggy Guggenheim che diffuse le sue opere presso i grandi musei e collezionisti americani. Lei fece un'eccezione per lui: lo ospitò, fu l'unico artista europeo e il primo a vivere e lavorare a "contratto" presso la sua dimora di Venezia, Palazzo Venier dei Leoni (oggi Peggy Guggenheim Collection).  In quell'occasione ebbe modo di assimilare le nuove correnti degli artisti della collezione Guggenheim; Pollock e Kandinskij in particolare influenzarono la sua ricerca. La biografia di Tancredi oggi rivela aspetti importanti ed è ben documentata ma negli anni '50 le sue sperimentazioni interessarono soprattutto gli addetti ai lavori mentre dal pubblico fu spesso incompreso...gli accadimenti "romantici" segnano a volte irrimediabilmente la vita degli artisti più sensibili e Tancredi è stato associato a Van Gogh anche per aver sofferto come lui di problemi esistenziali oltre che per essersi suicidato alla sua stessa età. Dopo circa tre anni trascorsi nell'atelier in Palazzo Venier dei Leoni, la relazione con Peggy Guggenheim finì, causa la vicenda sentimentale fra Tancredi e la figlia di lei. La conseguente rottura fu forse la causa del declino...iniziarono i problemi economici per Tancredi, l'entusiasmo si spense, il suo già fragile equilibrio psicologico non ha retto, ci fu la malattia, poi il suicidio (3 anni dopo si suicidò anche la figlia della Guggenheim  ma non è detto che ci sia un nesso). La mostra di Feltre comprende 150 opere, alcune provenienti dai musei americani o da collezioni e difficilmente le rivedremo tutte insieme. Ho scoperto il ciclo delle opere intitolate: "A proposito di Venezia", tempere trasparenti e luminose e i guazzi con pastello (foto sopra), raffinati accostamenti di un equilibrio straordinario. C'è tanto colore dosato con delicatezza, un susseguirsi di immagini e arditi contrasti eppure lo sguardo scorre senza stancarsi mai.
C'è anche un'importante collezione permanente in questa bella galleria feltrina e affacciandosi ad ogni finestra il paesaggio delle Vette circostanti è splendido e poetico.
Chiudiamo in bellezza sorseggiando i vini di un banchetto allestito difronte all'antica Piazza Maggiore in un'atmosfera senza tempo tra personaggi in costume medievale di velluto rosso, paggi in calzamaglia e dame con lo strascico su cui sbadatamente inciampo. Chiedo "chi siete?"
"Siamo qui per annunciare il Palio che si terrà dal 5 al 7 agosto a Feltre con feste in tutte le piazze e naturalmente la corsa dei cavalli".

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